venerdì 26 gennaio 2018

Momotaro- Epilogo II: tutti sono eroi


 Tre personaggi sospetti che vi augurano un Felice Anno Nuovo in volo.



Tre tizi strani con vestiti altrettanto strani e (armi?) a dir poco discutibili. E’ questa l’immagine che mi si stagliò davanti scorrendo il post che avrei dovuto revisionare. E’ questa anche l’immagine che mi strappò un “oh” di meraviglia nel ritrovare proprio lì, in quel blog, in quel messaggio, in quella foto, i miei amati personaggi di “minna ga minna eyuu” e “umi no koe”, due delle mie canzoni giapponesi preferite. Chiamiamolo caso, chiamiamola coincidenza, fatto sta che ritrovai del tutto inaspettatamente i tizi strani dei quali avevo riso tanto senza mai capire chi diavolo fossero. Perché sì, o meglio no, non avevo la più pallida idea di chi fossero prima di leggere questo post.

Momotaro, Urashima-taro, Kin-taro. Fanno anche rima. E non solo. Rappresentano i personaggi di tre delle fiabe giapponesi più famose, di quelle che tutti i bambini conoscono. Come il nostro Pinocchio o la nostra Biancaneve, insomma. Tre protagonisti che secondo la tradizione giapponese mai si incontrano, ognuno con la sua particolare avventura alle spalle, ma che oggi, in tempi moderni, sono stati uniti insieme in maniera del tutto singolare, mescolando le loro storie e le loro gesta eroiche, dando loro un volto reale.

Tutto quello che avevo visto in loro fino a poco tempo fa era un branco di scatenati che faceva cose assurde come estrarre un enorme ravanello dalla terra o mangiare onigiri grossi quanto un pallone (dopo averci giocato, per giunta). Avevo pensato fin da subito che fossero geniali, pazzi ma geniali. Ricordo di aver provato disperatamente a cercare sul web informazioni su di loro, per provare a capire se erano cantanti di una band, se quelle che stavo vedendo erano scene di un drama (ドラマ) o se semplicemente avevano girato le clip apposta per le canzoni, ma con mio grande dispiacere non riuscii a trovare nulla a riguardo. Nulla fino a poco tempo fa.

Pubblicità televisiva au”. Inizialmente non capii bene cosa volesse dire, chiesi spiegazioni all’autore del post ma ero troppo concitata per spiegarmi a modo. Alla fine cliccai sul link e finalmente capii: le scene che avevo visto centinaia di volte su youtube non erano altro che spezzoni cuciti insieme di diverse pubblicità giapponesi. I personaggi che tanto avevo ricercato non erano altro che protagonisti di fiabe antiche, quelle stesse fiabe che cercavo di tradurre (con scarso successo) dal giapponese e che mi avevano sempre affascinata. Che sia un altro caso o che sia un’altra coincidenza, questa scoperta mi sta a cuore tanto quanto le canzoni sopracitate.

Saphira              




みんながみんな英雄えいゆう
Minna ga minna eiyuu
'tutti sono eroi'

作詞さくし 篠原誠しのはらまこと    作曲さっきょくトラディショナル
うた   AIあい

特別とくべつじゃない 英雄えいゆうじゃない
みんなのうえにはそらがある
あめもある かぜもある
たまにれたらまるもうけ

けば きみがいる
前向まえむけば ともがいる
はしって ころんで そべって
あたらしい明日あしたっている

なやんでは わすれて
わすれては なやんで
あした あさって しあさって
あたらしい未来みらいがやってくる

いいことがない うまくいかない
それでもおなかはへってくる

かいかぜでも つむじかぜでも
寝転ねころんでしまえばそよかぜ




空見れば 星がある
夢見れば 虹がでる
誰も 彼も どんな人も
あたらしい世界をもっている

走っては 休んで
休んでは 休んで
泣いて 笑って 飯食って
あたらしい自分になってゆく

振り向けば 君がいる
前向けば 友がいる
走って 転んで 寝そべって
あたらしい明日が待っている

悩んでは 忘れて
忘れては 悩んで
あした あさって しあさって
あたらしい未来がやってくる

ラララ…

特別じゃない 英雄じゃない
みんなの上には空がある

雨の日もある 風の日もある
たまに晴れたらまるもうけ





giovedì 25 gennaio 2018

Momotarō- Epilogo






Momotarō and His Animal Friends

Artist Utagawa Kuniyoshi (1797–1861)
about 1840 (Tenpô 11)



La fiaba 'Momotaro' è ampiamente conosciuta dal popolo giapponese, 
 viene citata spesso e ispira diverse opere, dai film ai romanzi e ai fumetti.

                                     






Ryūnosuke Akutagawa
芥川龍之介





Ryūnosuke Akutagawa è uno dei più celebri romanzieri moderni giapponesi, tra le sue opere quella forse la più conosciuta è 'Rashōmon', per il suo adattamento cinematografico eseguito da Akira Kurosawa (1950). Akutagawa ha scritto un racconto-parodia di Momotaro e l'ha descritto come un invasore spietato.

A dire il vero, quando ero al liceo, non sapendo che Akutagawa avesse già fatto una parodia, io stesso ne ho scritta una su Momotaro, descrivendolo come un mercenario cinico e avido, la disgrazia dei suoi buoni genitori adottivi. L'insegnante l'ha apprezzata e mi ha dato dei coupon per libri come premio, così ho potuto comprare qualche libro. ^_^;


Dunque qui sotto ho provato a tradurre il Momotaro di Akutagawa, solamente nella parte iniziale. In questa sua versione alcuni elementi sono presi dalla mitologia giapponese, mentre il misterioso pesco è frutto della sua fantasia personale.



 Ryūnosuke Akutagawa



Tanto tanto tempo fa, vi fu un grande albero di pesco nelle profondità della montagna. Forse non è sufficiente dire solamente 'grande'. I rami di questo pesco si estendevano al di sopra delle nuvole e le sue radici arrivavano fino agli inferi nei recessi della terra. Dicono che al principio del Creato, sul pendio che sta tra questo mondo e quell'altro, il dio Izanaghi scacciò una dea orrenda che era attorniata da otto fulmini, scagliandole una pesca― e questa pesca dell'epoca degli dei era cresciuta proprio sui rami di questo albero.

Fin dall'alba del mondo, questo pesco fioriva e fruttificava una volta ogni diecimila anni. I fiori erano come ombrelloni scarlatti, decorate con nappe dorate. Riguardo ai fruttiー non occorre dire che anche essi erano grandi, ma una cosa ancora più strana era che ognuno di loro aveva, al posto di dove di solito ci si aspetterebbe un seme, un bel bambino.

   
Tanto tanto tempo fa, questo albero era esposto al sole, avvolto nel silenzio, con i suoi rami carichi di frutti che coprivano le montagne e le valli. Una volta ogni diecimila anni, gli crescono i frutti che non cadono a terra per mille anni. Tuttavia, una mattina triste, il destino prese la forma del leggendario corvo gigante a tre zampe, Yata, ad un tratto scese su uno dei suoi rami. Non appena si è fermato lì sopra, beccò il ramo e fece cadere un piccolo frutto che, in mezzo alla nebbia che si alzava, arrivò dopo una lunga caduta fino ad un ruscello sottostante. Questo ruscello ricoperto dalla foschia era il ruscello che arrivava ad un paese dove abitavano gli uomini.         

Quale tipo di persone avrebbe raccolto questo frutto carico di un bimbo, dopo che esso era partito dalle profondità della montagna? ―  Di questo non ci sarebbe bisogno di raccontarvi, ormai. 
Come tutti i bambini del Giappone sanno, a valle del ruscello una vecchietta stava lavando i vestiti di un vecchietto, il quale era andato a fare legna nel sottobosco. [...]




 むかし、むかし、大むかし、ある深い山の奥に大きいももの木が一本あった。大きいとだけではいい足りないかも知れない。この桃の枝は雲の上にひろがり、この桃の根は大地だいちの底の黄泉よみの国にさえ及んでいた。何でも天地開闢かいびゃくころおい、伊弉諾いざなぎみこと黄最津平阪よもつひらさかやっつのいかずちしりぞけるため、桃のつぶてに打ったという、――その神代かみよの桃の実はこの木の枝になっていたのである。
 この木は世界の夜明以来、一万年に一度花を開き、一万年に一度実をつけていた。花は真紅しんく衣蓋きぬがさ黄金おうごん流蘇ふさを垂らしたようである。実は――実もまた大きいのはいうを待たない。が、それよりも不思議なのはその実はさねのあるところに美しい赤児あかごを一人ずつ、おのずからはらんでいたことである。
 むかし、むかし、大むかし、この木は山谷やまたにおおった枝に、累々るいるいと実をつづったまま、静かに日の光りに浴していた。一万年に一度結んだ実は一千年の間は地へ落ちない。しかしある寂しい朝、運命は一羽の八咫鴉やたがらすになり、さっとその枝へおろして来た。と思うともう赤みのさした、小さい実を一つついばみ落した。実は雲霧くもきりの立ちのぼる中にはるか下の谷川へ落ちた。谷川は勿論もちろん峯々の間に白い水煙みずけぶりをなびかせながら、人間のいる国へ流れていたのである。
 この赤児あかごはらんだ実は深い山の奥を離れたのち、どういう人の手に拾われたか?――それはいまさら話すまでもあるまい。谷川の末にはおばあさんが一人、日本中にほんじゅうの子供の知っている通り、柴刈しばかりに行ったおじいさんの着物か何かを洗っていたのである。……












Okayama e 'Momotaro Jeans'
桃太郎ジーンズ



Okayama è un luogo associato a Momotaro e anche il dolce regionale della zona 'Kibi Dango' è legato ad esso (in questo caso Kibi non sarebbe il solito miglio, ma il nome della regione antica che copriva l'intera Okayama).

Okayama è stata da molto tempo attiva nell'industria tessile, e dagli anni 60 ha cominciato a produrre Jeans e in seguito anche il tessuto jeans originale che oggi ha richiesta perfino dall'estero.



Kurashiki



Nell'Okayama, la zona Kurashiki è celebre per la bellezza delle città che mantengono lo stile antico e tra di loro la città di Kojima è dove è nato il primo jaens prodotto in Giappone.

Kojima ha 'la strada dei Jeans' che abbraccia i negozi delle varie brand (ho visto nella lista un brand che si chiama 'Kamikaze Attack' O_o) . Una di queste, 'Momotaro Jeans', è stata nominata dal promo ministro Shinzo Abe, nel discorso tenuto nel 2013 sulla 'strategia di crescitä economica'.

Mi sembra un bel riconoscimento. ^_^




Un filmato sul 'Momotaro-jeans'. Per qualche motivo è sottotitolato in francese.




Prefettura di Okayama
 che confina a ovest con Hiroshima
e a sud è bagnata dal 
mare interno di Seto,
 con un clima simile a quello mediterraneo,
mite e sereno.





Canzone di Momotaro
 ももたろうのうた


Ogni giapponese avrà sentito, almeno una volta da qualche parte, la canzone di Momotaro, semplice e genuina proprio come la fiaba stessa.








 Signor Momotaro, signor Momotaro,
   Mi dia, per favore,
      Una delle polpettine di miglio

   Che porti al fianco!

Te la darò, te la darò,

   Se mi seguirai e mi assisterai
   Alla conquista dell'Isola degli Orchi
   Che andrò a fare ora.

Ci andrò, ci andrò
 La seguendo dovunque,
 Diventando il Suo suddito.



ももたろうさん ももたろうさん
おこしにつけた きびだんご
ひとつ わたしに くださいな

やりましょう やりましょう
これからおにの せいばつに
ついてゆくなら あげましょう

いきましょう いきましょう

あなたについて どこまでも
けらいになって いきましょう







Momotaro The Movie ... ?
映画版桃太郎








A volte i giapponesi usano i soldi in modi un po' strani. Questo filmato sembra un film della reinterpretazione della leggenda di Momotaro, ma...








Museum of Fine Arts, Boston
I racconti di Ryunosuke Akutagawa - Ad Alta Voce, Radio 3

venerdì 29 dicembre 2017

Momotaro - V










 
 
 
Capitolo VII - Il duello contro il capo degli orchi


Momotaro cominciò la conquista dell'Isola degli Orchi. Gridando brandisce la spada e inizia ad abbattere gli orchi uno dopo l'altro.


Il cane, la scimmia e il fagiano non restano indietro, ma cominciano anche loro a sconfiggere gli orchi.


Il cane abbaiò.

Il fagiano garrì.
La scimmia gridò.

Infine, arrivò il momento del duello tra Momotaro e il capo degli orchi.


Momotaro, schivando agilmente i colpi della mazza, gli sferra un colpo solenne con un grido.

 'Arghhh!' 



その七 おにの大しょうとのいっきうち




おにたいじがはじまりました。「エイッ! ヤアッ!」ももたろうはかたなをふるい、おにどもをバッタバッタとたおしていきます。

犬(いぬ)、さる、キジも、まけずにおにをやっつけます。

「ウーッ、ワンワン!」 「ケーンケンケン!」 「キャーッキャッキャッ!」

そしてついに、ももたろうとおにの大しょうとのいっきうちになりました。

ももたろうは、ふりおろされるこんぼうをヒラリ、ヒラリとかわしながら、おにの大しょうをひとつき! 「ヤアーッ!」





 

Capitolo VIII - In segno di scusa



Lo sconfitto capo degli orchi chiese perdono inchinandosi faccia a terra.


'M-mi arrendo signore. Giuro che non faremo più niente di cattivo.'


Al che Momotaro domandò:


'Veramente non farete più cose cattive?'


'Sì, vi restituirò tutto quello che abbiamo preso, in segno di scusa.'


Così dicendo il capo degli orchi s'inchinò, consegnò tutto il riso e i soldi che avevano rubato e in più tutti i tesori di cui erano in possesso.




その八 おわびのしるしに



やぶれたおにの大しょうは、てをついてあやまりました。


「ま、まいりました。もうわるいことはいたしません。」


ももたろうが「ほんとうにわるいことはしないか?」ときくと、


「はい。おわびのしるしに、ぜんぶおかえしいたします。」


そういってあたまをさげたおにの大しょう、むらからぬすんだおこめやおかね、それに、ありったけのたからものをだしてきました。








Capitolo IX - Banzai, banzai



 ♪ Banzai! Banzai!

    I tre seguaci, cane, scimmia e fagiano,  
    Entusiastici, tirano il carrello pieno di tesori!


Momotaro passò da un villaggio a un altro per restituire i tesori agli abitanti. Infine visse felice e contento con il cane, la scimmia e il fagiano, i suoi compagni di viaggio.



- Fine -



その九 ばんざい ばんざい


「ばんざい ばんざい おともの犬(いぬ)や さる キジは いさんでくるまをえんやらや。」


ももたろうは、あちこちのむらへよって、たからものをかえしてあげました。そして、犬とさるとキジと、みんなでたのしくくらしましたとさ。


おしまい




- 万歳と漫才
     Banzai e Manzai



'Banzai' modernoヽ(^。^)ノ



Banzai 万歳


La parola 'Banzai' significa letteralmente 'diecimila anni' (da notare anche che in Giappone si conta dividendo i numeri in gruppi di quattro cifre invece che di tre, ad esempio 10,000 corrisponde a 1 'man万' ).
 
Originariamente significava lunga vita e prosperità e veniva usato per imperatori e nobili, ma poi è diventato un'esclamazione e un augurio. 'Banzai' moderno con il gesto di braccia sollevate si sarebbe cominciato a usare nelle cerimonie pubbliche per lodare l'imperatore, nell'epoca Meiji(1868-1912).

Viene tradotto 'Lunga vita a-', 'Viva-' o 'Evviva'.


Manzai 万歳・漫才 

Nello stesso tempo nasceva 'Manzai' (secona lettura del kanji), un'arte augurale del Capodanno consistente in ballo e canto, eseguita da una coppia di artisti che visitavano case e palazzi.


  'Manzai' classico


Negli anni '30 cominciò a formarsi il Manzai come dialogo comico, partendo dall'ovest del Giappone. Si leggeva sempre come 'Manzai' ma il kanji cambiò in '漫才' (漫 significa ozioso, distrazione, lo stesso carattere usato per Manga 漫画). 


'Manzai' moderno




Riconoscete il comico a sinistra nella foto? La coppia di cui fa parte si chiama 'Two Beat' e lui si chiama 'Beat Takeshi'. Probabilmente all'estero era inizialmente conosciuto grazie a 'Takeshi's Castle', un programma televisivo che in Italia andò in onda sotto il nome di 'Mai dire Banzai'.






Certo poi, quando questo stesso comico diventò il regista Takeshi Kitano e vinse il Leone d'oro nel 1997, con uno stile sorprendentemente raffinato e allo stesso tempo violento, fu una piacevole sorpresa. \(^_^)/  Per noi Takeshi è prima di tutto un comico, ma all'estero ormai è conosciuto come un regista.

Il comico Beat-Takeshi ha iniziato la sua carriera, negli primi anni '70, appunto come un Manzai-shi (un artista del Manzai).






Grazie per aver letto 'Momotaro', era il mio primo tentativo di traduzione, grazie all'aiuto di Saphira.





A chi interessa, qui c'è un documentario sottotitolato in italiano su Kitano (youtube).

venerdì 22 dicembre 2017

Momotaro - IV








 

Capitolo V - Un cane, una scimmia e un fagiano diventano seguaci


Quando Momotaro arrivò alla fine del villaggio, gli si avvicinò un cane:


♪ Signor Momotaro, signor Momotaro,

   Mi dia, per favore,
      Una delle polpettine di miglio

   Che porti al fianco!

Al che Momotaro:


 ♪   Te la darò, te la darò,

   Se mi seguirai e mi assisterai
   Alla conquista dell'Isola degli Orchi
   Che andrò a fare ora.

Il cane ricevette una polpetta e diventò il suo seguace.


Il cane abbaiò. 


Procedettero un poco e vennero loro incontro una scimmia e un fagiano.


♪ Me ne dia una per favore

Gridò la scimmia.     

♪ Me ne dia una per favore 

Garrì il fagiano.   

Al che Momotaro rispose:


♪ Ve le darò se mi seguirete ora

     Alla conquista dell'Isola degli Orchi.

Così il cane e il fagiano diventarono i suoi seguaci.





その五 犬、さる、キジがなかまに 


ももたろうがむらはずれまでくると、一ぴきの犬(いぬ)がやってきました。

 「♪ももたろうさん ももたろうさん おこしにつけた きびだんご 一つわたしにくださいな」

 といいます。

「♪やりましょう やりましょう これからおにのせいばつに ついてゆくならやりましょう。」

 犬はきびだんごをもらってけらいになりました。

「ワンワン!」 

 しばらくいくと、さるとキジがやってきました。

 「♪一つわたしにくださいな ウキャ。」

 「♪一つわたしにくださいな ケーン。」 

「♪これからおにのせいばつに ついてゆくならやりましょう」とももたろう。

 こうして、犬とさるとキジがももたろうのけらいになりました。




 
  
Capitolo VI - Finalmente, la conquista dell'Isola degli Orchi.



Momotaro seguito dal cane, la scimmia e il fagiano, navigò verso l'Isola degli Orchi.

'Ah ecco, è quella l'Isola degli Orchi!'

Sbarcarono sull'isola e procedettero, per poi aprire la grande porta nera:

'Sakè! Sakè! Uh, he, he! E' buono, buono!'

Gli orchi erano nel bel mezzo di un banchetto.

'Io sono Momotaro, il più forte del Giappone! Sono venuto a sconfiggere gli orchi cattivi! Preparatevi!'

Si presentò a gran voce Momotaro.

'Momotaro?  Haha, battere un ragazzino come te sarà una passeggiata.'

Si accalorarono gli orchi.

'Bene ragazzi, avanti!'
Comandò Momotaro.

Il cane abbaiò.
La scimmia gridò.
Il fagiano garrì.





その六 いよいよ、おにがしまでおにたいじ



犬(いぬ)とさるとキジをおともにつれたももたろうは、ふねでおにがしまにむかいました。

「おお、あれがおにがしまだ!」

しまにあがり、大きなくろいもんをおしあけてはいっていくと…。

「さけだ、さけだ。うへへへ。うまい、うまい。」

おにたちはえんかいのまっさいちゅうです。

「わたしは日本一(にっぽんいち)のももたろう! わるいおにどものたいじにきた! おにども、かくごしろ~!」。

ももたろうが大ごえでなのります。

「ももたろうだと?ふん。そんなこぞうなんか、ひとひねりだ。なまいきな!」

といきりたつおにたち。

「よーし。みんな、すすめーっ!」とももたろう。

「ワンワン!」「キャッキャッ!」「ケーンケーン!」









 

わんわん・にゃーにゃー

Wan Wan - Nyaa Nyaa



Da quello che sento direttamente da loro, i cani dicono 'wan wan' e i gatti dicono 'nyaa nyaa', o 'nyaan'. Spero che non mi stiano fregando ^_^;

'Nyaa' assomiglia abbastanza all'italiano 'miao' e all'inglese 'mew', ma interessante è come 'Wan' sia completamente diverso da 'Bau'.

Il film di animazione prodotto da Walt Disney 'Lilli e il vagabondo' (1955) è chiamato in Giappone col nome di 'Wan-Wan monogatari' (Storia di Wan-Wan).


A volte i cani e i gatti vengono chiamati rispettivamente 'Wanko' e 'Nyanko', con un senso di simpatia e affetto.




Famosa scena con gli spaghetti ne 'Lilli e il vagabondo'.



Un certo ninja che discorre con i cani per strada.



La musica composta con solo il suono di onomatopea 'nyan'.





Nyanko-Sensei にゃんこ先生 'maestro-micio' 
di due generazioni diverse.




Nyanko-Sensei della vecchia generazione, 
dal cartone animato
 
'Inakappe Taisho いなかっぺ大将'
'Ugo re del judo' 1972-74




Nyanko-Sensei della nuova generazione
dal cartone animato
 'Natsume-Yujin-cho 夏目友人帳'
'Il libro degli amici di Natsume' 2008-17

A presto!  \(ΦωΦ)/ またね!   





Illustrazione :  © Mizuki Production

venerdì 8 dicembre 2017

Momotaro - III








Capitolo III - 'Vi prego di mandarmi dagli orchi'


Un giorno, sedendosi sul suolo e inchinandosi faccia a terra davanti al vecchietto e alla vecchietta, Momotaro disse: 

'Recentemente ho sentito che gli orchi dall'Isola degli Orchi fanno là violenza tra un villaggio e un altro, rubando risorse preziosi come riso e soldi. Vi prego, lasciatemi andare a sconfiggere questi orchi.' 

Sentendo questo replicò il vecchietto: 

'Momotaro, sei ancora un bambino. Non è possibile che tu batta gli orchi.' 

A questo, rispose Momotaro: 

'No, sicuramente io vincerò.' 

'Se tu sei così convinto, non ci posso fare niente.' 

Disse allora il vecchietto.



その三 どうかわたしをおにたいじに

ある日のこと。ももたろうは、おじいさんとおばあさんのまえにてをついていいました。

「このごろ、おにがしまのおにたちが、あっちこっちのむらでらんぼうをはたらき、たいせつなおこめやおかねをぬすんでいるとききました。どうか、わたしをおにたいじにいかせてください。」

それをきいて、

「ももたろうや、おまえはまだ子どもじゃ。おににかてるわけがないじゃろう」

とおじいさんはいいますが、

「いいえ。わたしはきっとかってみせます」

とももたろう。

「そこまでいうなら、しかたがない」とおじいさんがいいました。





- 鬼ヶ島 おにがしま
   Onì ga shìma Isola degli Orchi



'が GA' è una particella di caso, in questo caso è di antico uso e ha funzione di genitivo (Invece nel linguaggio moderno, GA è sempre nominativo).


'鬼'   ONI (orco/chi)
 が    GA (particella)
'島'   SHIMA (isola).


Anche oggi, alcune volte, 'が' viene usato in questa maniera letteraria, come ad esempio:


わが国 (wàgakuni) nostro paese   

わ   WA      antico pronome personale 'io'
が   GA       particella di caso antica, genitivo
国   KUNI   'paese'

'Wagakuni' è un modo molto formale di dire 'il mio paese/nostro paese' che per esempio viene usato spesso dai politici.







Capitolo IV - Gli gnocchetti della vecchietta



La vecchietta e il vecchietto fecero preparativi per il viaggio di Momotaro.

'Momotaro, porta con te questi gniocchetti di miglio. Mangiane uno e ti verrà la forza di dieci persone.' 

La vecchietta gliene aveva preparati tantissimi.

'Grazie mille!'

Appena Momotaro mise in bocca uno gnocchetto, che meraviglia, in un baleno il coraggio e il vigore crebbero in lui.

'Ora il mio coraggio è centuplicato! Grazie nonno, grazie nonna. Ora andrò a battere gli orchi.' 




その四 おばあさんのきびだんご



おじいさんとおばあさんは、ももたろうのために、たびのしたくをしてくれました。

「ももたろうや、このきびだんごをもっておいき。一つたべれば十人力(じゅうにんりき)じゃ。」

おばあさんはきびだんごをどっさりよういしてくれました。

「ありがとうございます。」

ももたろうがきびだんごを一つ口にいれると、どうしたことでしょう、みるみるゆうきと力(ちから)がわいてきました。

「これで、ゆうき百ばい! おじいさん、おばあさん、ありがとう。おにたいじにいってきます。」








Momotaro nel cartone 'Fiabe Giapponesi' (日本昔ばなし)








- きびだんご 
   Kibì-Dàngo




  
     きびだんご (Gnocchetti di miglio) in 'Doraemon',
       ha funzione d'intenerire e addomesticare gli animali.




Kibi-Dango, gli gnocchetti di miglio esistevano dai tempi antichi come dolci regionali, ma non così diffusi per essere consumati dalla maggior parte come merenda. Perciò, oggi Kibi-Dango è conosciuto sopratutto come il cibo che appare nel racconto di 'Monotaro'. Di conseguenza, anche i prodotti stessi spesso vengono venduti associati all'immagine dell'eroe fiabesco.




Kibi-dango come dolce tipico regionale





Kibi-dango come dolce a buon mercato




- きなこもち
    Kinako-Mochi


Invece il dolce simile a Kibi-dango che tanti avranno gustato a casa è Kinako-mochi. Mochi (pasta di riso cotto a vapore e pestato) sta cominciando a essere conosciuto un po' anche all'estero, questa versione è con la farina di soia tostata (Kinako) e lo zucchero.

Gnocchetto (Dango), comunque, è una tipicissima forma di dolce giapponese! :)






Kinaco-Mochi reinterpretato come cioccolato
che ha avuto gran successo nel 2000.



Illustrazione:  © Mizuki Production