Tre personaggi sospetti che vi augurano un Felice Anno Nuovo in volo.
Tre tizi strani con vestiti altrettanto strani e (armi?) a dir poco discutibili. E’ questa l’immagine che mi si stagliò davanti scorrendo il post che avrei dovuto revisionare. E’ questa anche l’immagine che mi strappò un “oh” di meraviglia nel ritrovare proprio lì, in quel blog, in quel messaggio, in quella foto, i miei amati personaggi di “minna ga minna eyuu” e “umi no koe”, due delle mie canzoni giapponesi preferite. Chiamiamolo caso, chiamiamola coincidenza, fatto sta che ritrovai del tutto inaspettatamente i tizi strani dei quali avevo riso tanto senza mai capire chi diavolo fossero. Perché sì, o meglio no, non avevo la più pallida idea di chi fossero prima di leggere questo post.
Momotaro, Urashima-taro, Kin-taro. Fanno anche rima. E non solo. Rappresentano i personaggi di tre delle fiabe giapponesi più famose, di quelle che tutti i bambini conoscono. Come il nostro Pinocchio o la nostra Biancaneve, insomma. Tre protagonisti che secondo la tradizione giapponese mai si incontrano, ognuno con la sua particolare avventura alle spalle, ma che oggi, in tempi moderni, sono stati uniti insieme in maniera del tutto singolare, mescolando le loro storie e le loro gesta eroiche, dando loro un volto reale.
Tutto quello che avevo visto in loro fino a poco tempo fa era un branco di scatenati che faceva cose assurde come estrarre un enorme ravanello dalla terra o mangiare onigiri grossi quanto un pallone (dopo averci giocato, per giunta). Avevo pensato fin da subito che fossero geniali, pazzi ma geniali. Ricordo di aver provato disperatamente a cercare sul web informazioni su di loro, per provare a capire se erano cantanti di una band, se quelle che stavo vedendo erano scene di un drama (ドラマ) o se semplicemente avevano girato le clip apposta per le canzoni, ma con mio grande dispiacere non riuscii a trovare nulla a riguardo. Nulla fino a poco tempo fa.
“Pubblicità televisiva au”. Inizialmente non capii bene cosa volesse dire, chiesi spiegazioni all’autore del post ma ero troppo concitata per spiegarmi a modo. Alla fine cliccai sul link e finalmente capii: le scene che avevo visto centinaia di volte su youtube non erano altro che spezzoni cuciti insieme di diverse pubblicità giapponesi. I personaggi che tanto avevo ricercato non erano altro che protagonisti di fiabe antiche, quelle stesse fiabe che cercavo di tradurre (con scarso successo) dal giapponese e che mi avevano sempre affascinata. Che sia un altro caso o che sia un’altra coincidenza, questa scoperta mi sta a cuore tanto quanto le canzoni sopracitate.
Saphira
みんながみんな英雄
Minna ga minna eiyuu
'tutti sono eroi'
みんなの
たまに
あたらしい
あした あさって しあさって
あたらしい
いいことがない うまくいかない
それでもお
夢見れば 虹がでる
誰も 彼も どんな人も
あたらしい世界をもっている
走っては 休んで
休んでは 休んで
泣いて 笑って 飯食って
あたらしい自分になってゆく
振り向けば 君がいる
前向けば 友がいる
走って 転んで 寝そべって
あたらしい明日が待っている
悩んでは 忘れて
忘れては 悩んで
あした あさって しあさって
あたらしい未来がやってくる
ラララ…
特別じゃない 英雄じゃない
みんなの上には空がある
雨の日もある 風の日もある
たまに晴れたらまるもうけ